Mind the mind, installazione ambientale (tubi, provini fotografici, torce elettriche), 2006
In un corridoio dei tubi neri inclinati formano uno spazio decostruito in cui sono intrecciati dei provini fotografici a striscia. Le foto non sono selezionate ma sono poste nella continuità in cui sono state realmente scattate, lo spazio fisico le pone in vicinanza con altre scattate in tempi diversi. Lo spettatore entrando in questo luogo in penombra con una torcia elettrica scopre lentamente le fotografie in modo casuale ed è come se scoprisse il groviglio di ricordi nella mia mente.
Si instaurano cosi' delle vicinanze fisiche tra immagini scattate anche in tempi diversi.
Un ricordo infatti puo' essere evocato da un'esperienza anche se lontano nel tempo.
Il fascino del nostro cervello è che non elimina del tutto la casualità nel ricordare.
Si instaurano cosi' delle vicinanze fisiche tra immagini scattate anche in tempi diversi.
Un ricordo infatti puo' essere evocato da un'esperienza anche se lontano nel tempo.
Il fascino del nostro cervello è che non elimina del tutto la casualità nel ricordare.
L'opera è stata esposta in occasione di Private Flat#1