Curatela della cellula PrivateFlat#5.5, Via Tripoli 33, Firenze, 2-3-4-ottobre 2009.


_Project Oki_ installazione ambientale, 2009

Sono stato invitato da Mario Cenci a svolgere un lavoro installativo . Ho colto volentieri l’ occasione per far conoscenza di giovai artisti e per misurare il mio lavoro con ambienti e storie parallele alla mia. In questo lavoro trovo una forma diversa per la documentazione che mi aiuta a descrivere meglio una sensazione ed un pensiero. Come tutti sapete in Abruzzo c’e’ stato un forte terremoto. Ho voluto misurarmi con questo fatto sconvolgente: sia per la sua gravità che per il suo misero spettacolo mediatico. A volte documentare e partecipare è una lezione durissima nella quale non vorremmo essere coinvolti. Mi sono tirato fuori dal caos ed ho osservato da lontano gli avvenimenti, poi sono andato a L’aquila con un’idea. Associare un’ immagine della ferita del sisma ad una medicina prodotta su quel territorio dedicando qualche minuto ad una libera riflessione su come i traumi e gli incontri si assomiglino nel senso che vi è in entrambi i casi un prima ed un dopo. La Temporalità interrotta unisce e trasforma la sofferenza in gioia, l’ignoranza con la conoscenza e la bellezza in un ricordo come un taglio netto ed un confine … un trauma visibile. Quando vi è un incontro od un trauma , la sospensione del tempo è evidente. Curare, lenire è conoscere, intraprendere un viaggio nella nostra umanità a volte arricchendosi anche con esperienze non volute.

Francesco Gnot


_I volti della scelta_ fotografie, 2009

Se il coraggio è testa, la paura è croce ... comunque son facce della stessa moneta.
Ho provato paura, per un futuro incerto così come per certe certezze. Entrambe le paure sono spettatrici quando c'è da prendere una decisione. Ci vuole coraggio per prendere alcune decisioni, soprattutto quelle che da lì in poi ti cambieranno la vita.
Ho proiettato il tema del coraggio nel dover prendere una decisione ... perchè al momento per me, la cosa più importante, è prendere una decisione importante. Nei miei ultimi viaggi ho conosciuto tante gente, con storie molto diverse dalla mia. Durante quei viaggi ho capito che presto avrei dovuto prendere una decisione. Con alcune persone ho avuto una connessione, comprensione, comunione della realtà che ho cercato di catturare con gli scatti esposti.
Ogni volto rappresenta un momento del mondo delle decisioni, e ogni persona mi ha fatto riflettere sulla mia. Le foto sono esposte lungo il corridoio dell'appartamento, che rappresenta il tempo che passa.
Metà dell'opera nel mondo delle decisioni è decidere ... e per questo, ci vuole coraggio.

Francesco Guiducci


_Castelli di arte_ carte da gioco, 2009.

Castelli di carte: allusioni ad un mondo, illusioni di un mondo, delusioni per un mondo.
Juri Favilli+Alessandro Masoni


_Una Vita_ installazione ambientale, 2009.

I simboli di Una Vita sintetizzati nel suo inizio e nella sua fine che si ripetono.
La scelta che rende ogni vita diversa dall’ altra si innalza a paradigma di ciò che ci fa Uomini.
Nell’ininterrotta ciclicità del tempo la Scelta si configura come l’unica traccia della nostra esistenza destinata a permanere.
Mario Cenci



_Coraggio_ marmo, orologio al quarzo, 2009

Il legame che unisce i due elementi del lavoro, l’orologio e il blocco di marmo che lo sostiene, riporta ad uno dei significati del coraggio; quando coraggio significa il continuare a tendere verso l’obiettivo che diventa conferma della nostra esistenza anche contro limiti insuperabili. Il marmo su cui batte insensatamente l’esile lancetta nel tentativo ritmico e infinito di scolpire il blocco con il segno del suo ruotare, ne asporta ad ogni tocco infinitesime parti che rimandano ad una possibilità remota di riuscire nell’intento.
Il supporto in marmo è allo stesso tempo la condizione necessaria d’esistenza per l’orologio e ostacolo non superabile che nega la sua funzione primaria non permettendogli di completare la rotazione. La natura dei due elementi mostra la sproporzione dell’accostamento che viene continuamente forzata dall’impulso vitale.
Studio ++
Fabio Ciaravella, Umberto Daina, Vincenzo Fiore

Site: www.studioplusplis.it




Private Flat#5.5: dove il tema curatoriale diventa tema artistico.
Il dibattito che ha animato il gruppo di artisti coinvolti nella cellula PF#5.5 nasce dalla novità più significativa dell quinta edizione di Private Flat: la presenza di un tema curatoriale.
Gli artisti hanno inizialmente guardato con diffidenza la proposta di lavorare su di un percorso tematico preciso, ritenendola poco naturale rispetto all’evoluzione dei lavori individuali.
Pertanto l’intento curatoriale si è trasformato in un confronto diretto tra gli artisti e le diverse impostazioni di metodo. SituAction è il coraggio di agire nella situazione; lo sforzo di interpretare tramite la propria personalità le riflessioni aperte dal bando. Risultato dell’ esperimento è la produzione di lavori dedicati all’evento ed installazioni site-specific che interpretano nel profondo il luogo dell’abitare, del convivere, dello scegliere, del continuare a tentare che caratterizza la vita quotidiana: l'appartamento come metafora della vita, luogo dove riflettere, luogo dove il tempo si ferma, dove ci si leccano le ferite per poi ripartire. La mancanza di questo luogo è trauma che segna la vita.
L’appartamento privato diventa laboratorio di sperimentazione, in cui il vivere viene investito e permeato dall’arte nel completo arco della giornata.
L’ esperienza svolta nella cellula PF#5.5 evidenzia come l’evento Private Flat diventi strumento cittadino capace di catalizzare e generare la riflessione culturale ed artistica contemporanea.

Mario Cenci

Official Photos by: Manuspi


una delle fasi di preparazione